La tua ferramenta di fiducia

Carrello

Categorie

Levigatrice orbitale professionale o no?

15 Luglio 2018

levigatrice-orbitale-professionale-o-no

Come si riconosce il livello di una levigatrice, di qualunque tipo essa sia? Come stabilire se la levigatrice che abbiamo in mano vale i soldi che costa o se la scritta “professionale” sulla scatola è solo pubblicitaria?

Sicuramente il prezzo di vendita può essere un primo indicatore - una macchina professionale per pochi euro non si acquista! - ma alcune caratteristiche sono facilmente individuabili anche per un profano.

 

Partiamo da come sono costruite.

La carcassa esterna superiormente è sagomata per meglio adattarsi alla mano che dovrà usarla. Più accurata sarà la costruzione e migliore sarà il livello della levigatrice: la Festool DTS400 è un valido esempio di come dovrebbe essere realizzata un’impugnatura. La carcassa è il contenitore del motore ed è in policarbonato rinforzato con fibra di vetro: il suo spessore, la sua consistenza al tatto ed alla torsione sono gli indizi di una costruzione destinata a durare.

Il motore ovviamente non è visibile: sono generalmente a spazzole con potenze dai 150 ai 500 watt. Negli ultimi tempi le macchine top di gamma montano motori brushless, che hanno vantaggi enormi per quanto riguarda peso, ingombro e durata dei motori. Il livello di prezzo di queste macchine e però superiore del 50% rispetto alle migliori macchine tradizionali e sono pensate per utilizzi professionali intensivi specialmente nei lavori oltre la spalla (cartongessisti, imbianchini).

Scendendo verso il basso nelle levigatrici orbitali sotto al motore viene montata una ventola che serve alla pre-aspirazione delle polveri di levigatura attraverso i canali presenti nella piastra; nelle roto-orbitali non è presente e si deve adottare un aspiratore esterno.

Più in basso c’è l’eccentrico, che determina l’ampiezza dell’orbita (2 per ogni rotazione del motore) che è montato su di un cuscinetto che è spesso una fonte di problemi essendo esposto al passaggio di polvere. Le macchine migliori li hanno doppi, accoppiati e  schermati antipolvere.

Sotto l’eccentrico c’è il punto più critico che riguarda come la rotazione del motore trasmette il moto al piatto levigante. Le macchine che hanno delle colonnette di supporto fra telaio e piatto avranno durata limitata ed elevato livello di vibrazioni. Le peggiori hanno colonnette in plastica, di un livello leggermente superiore hanno le colonnette in gomma antivibrante e, meglio ancora, risultano gli utensili senza colonnette, dove l’eccentrico muove direttamente la piastra.

 

Come ultimo consiglio: prendete sempre in mano la macchina ed accendetela, se si avvertono le vibrazioni lasciate perdere e salite di livello senza perdere altro tempo per evitare di avere una macchina che farà vibrare la vostra mano invece della carta abrasiva. La prova pratica da fare con le levigatrici rotonde è quella di accendere la macchina al massimo numero di giri tenendo il cappello leggermente fra pollice ed indice a forcella: macchine come la ETS150/3 Festooll restano immobili, le altre cominciano a girare, prima lo fanno e meno equilibrate sono.

Per maggiori dettagli leggi il post sulle levigatrici orbitali