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11 Marzo 2020
Levigatrici a nastro Vs levigatrici roto-orbitali
Le levigatrici a nastro hanno dovuto subire negli ultimi anni la spietata concorrenza delle roto-orbitali, che hanno meno capacità di asportazione ma risultano più versatili nell’utilizzo. Le levigatrici a nastro classiche trattano superfici grezze, riuscendo ad asportare una grande quantità di materiale. Mentre l’ampia superficie di contatto e l’elevata velocità di scorrimento del nastro comportano la necessità di avere il motore più potente tra tutti gli altri tipi di levigatrici. Sono utili quando si hanno ampie superfici da levigare ma vanno usate con attenzione per non creare avvallamenti indesiderati e segni assai difficili da eliminare.
Come sono fatte le levigatrici a nastro
Tecnicamente sono costruite nello stesso modo. Il motore è montato perpendicolarmente al nastro e il movimento viene trasmesso al rullo di traino tramite puleggia e cinghia dentata. Il rullo di trascinamento è gommato per avere miglior trazione, mentre quello anteriore ha la possibilità di una regolazione sagittale per poter portare il nastro abrasivo a filo del corpo della macchina.
I modelli e aspetti tecnici delle levigatrici a nastro
Le levigatrici a nastro portatili possono essere suddivise in base alla larghezza del nastro: le più comuni hanno nastro largo 75 mm, come la Makita modello 9911J, ma ne esistono con nastro da 100, come la Makita modello M9400; mentre le piccole levigatrici con nastro da 60 o 65 mm di larghezza sono destinate esclusivamente al fai da te.
Nel caso sia necessario levigare soltanto il legno sarà sufficiente una macchina a velocità fissa, mentre il variatore di velocità è indispensabile per tutti gli altri materiali. Tutte le levigatrici a nastro hanno in dotazione un sacchetto di raccolta polveri. Sull’albero motore, infatti, dal lato opposto alla cinghia di trasmissione, viene calettata una ventola che ha il compito di convogliare le polveri di levigatura. Si consiglia comunque di utilizzare le levigatrici a nastro in abbinamento ad un aspirapolvere.
Se si vuole avere un’idea di quanto si possa maltrattare una levigatrice a nastro bisogna guardare la cinghia di trasmissione: se sottile difficilmente permetterà sforzi intensi.
Gli accessori per le levigatrici a nastro
Le migliori macchine hanno la possibilità di venire completate da accessori. Il più utile dei quali è il pianetto di livello, una sorta di cornice da montare sul telaio della macchina e che impedisce di creare avvallamenti indesiderati ai meno esperti quando si debbano levigare superfici ampie come il piano di un tavolo. Molte macchine possono, inoltre, tramite morsetti e supporti dedicati, essere trasformate in levigatrici da banco stazionarie, ampliandone la versatilità di uso. È comunque difficile usare solo la nastro come macchina da levigatura spesso sono necessari prodotti più specifici per lavori precisione e finitura.
E non dimenticate: con le levigatrici a nastro si leviga sempre lungovena ;)